venerdì 31 ottobre 2008

L'uomo della svolta


Nel 1993 il colosso IBM denunciava perdite per 16 miliardi di dollari e c'era chi parlava apertamente di fallimento e chiusura.

Poi il timone fu preso da Lou Gerstner. Egli lanciò un appassionato appello a tutti i manager: lavorare insieme per riaffermare la missione dell'IBM.

Ovvero trasformarsi in un fornitore di soluzioni integrate. Spiazzando completamente i suoi critici, Gerstner optò per la coraggiosa decisione di non smembrare l'IBM e di ridurre drasticamente i prezzi del suo principale prodotto per riacquistare competitività.

Questo è il resoconto di una svolta straordinaria, nella storia dell'economia moderna, sono numerose le corporation che, da leader del proprio settore, si sono rapidamente trovate a un passo dalla scomparsa. Grazie alle imprese di nuovi manager, alcune sono riuscite a rinascere e a rivivere, senza però mai raggiungere i precedenti fasti. Solo un'azienda, invece, dopo aver dominato il proprio settore ed essere precipitata sull'orlo del baratro, è riuscita a riconquistare, contro ogni aspettativa, la leadership incontrastata: il suo nome è IBM.

Conversione di programmi RPG 5250 in programmi RPG CGI

Patrimonio software delle aziende
Ogni azienda ha un patrimonio software frutto di anni di esperienza e di continui adeguamenti alle proprie necessità applicative ed organizzative.E' vero che in tale patrimonio sono a volte presenti anche programmi o soluzioni tecnico-applicative ormai obsolete.Ma è anche vero che la parte più significativa di tale patrimonio è costituita da programmi e soluzioni che sono andate sempre più affinandosi per rispondere sempre meglio alle necessità dell' azienda, a volte addirittura dettando la giusta struttura organizzativa.

Valorizzare il patrimonio aziendale
Se il software di un' azienda è largamente insoddisfacente è chiaro che va rifondato, con le tecniche che si riterranno più adeguate a seconda del caso in questione.Ma se non è così (e dovrebbe essere il caso più frequente) non ci si può permettere di gettare alle ortiche il patrimonio accumulato nel corso degli anni.Tale patrimonio va salvaguardato innestando su di esso le innovazioni introdotte dalle nuove tecnologie.Solo in tal modo le nuove tecnologie aiutano a crescere, diversamente sono solo delle mode sul cui altare si corre il rischio di sacrificare anni di proficuo lavoro.

Le nuove tecnologie - il web
Andare in WEB non è sicuramente una moda, ma un' ottima opportunità per accelerare e snellire tutta una serie di operazioni con clienti, fornitori, agenti ecc. Per non parlare del commercio elettronico.Andare in WEB in maniera intelligente è un valore aggiunto necessario ormai per tutte le aziende.Andare in WEB "costi quel che costi" è un grave errore.

Le nuove tecnologie - interfaccia utente
Le nuove tecnologie hanno portato nuove vesti grafiche e funzioni di ipertestualità e multimedialità di sicuro interesse e grande funzionalità.Inserire tali nuove interfacce utente è sicuramente un arricchimento importante del software applicativoQuesto però va fatto senza perdere nulla della funzionalità attualmente esistente.

La problematica
Come entrare nel WEB con le proprie applicazioni RPG 5250 ed introdurre in esse le nuove interfacce utente, magari anche gradualmente, senza perdere nulla della attuali funzionalità e soprattutto senza dover necessariamente riscrivere il software ?

La modifica delle applicazioni 5250
Abbiamo visto che, tutto sommato, non è affatto difficile scrivere programmi RPG CGI che, essendo richiamabili da browser, siano accessibili da WEB ed utilizzino le nuove interfacce tipiche di Windows.Se invece si vogliono modificare i programmi 5250 già esistenti in modo che l' I/O con il device WORKSTN sia sostituito da quello con il browser, questo ha qualche complessità in più, ma ha il vantaggio di mantere inalterate logica applicativa e funzionalità dei programmi.
soluzionegrazie al software di conversione denominato appunto "Conversion 5" si è in grado di effettuare automaticamente gran parte del lavoro di conversione. L' intervento manuale si riduce a casi particolari o dove occorra un minimo di interpretazione della logica elaborativa.

mercoledì 29 ottobre 2008

Quando IBM e Apple stringevano alleanze…

”NEW YORK - Ibm Apple, accordo da un miliardo di dollari. Costera’ un miliardo di dollari l’ alleanza tra Ibm e Apple sui personal computer: e’ questa la cifra che “Big Blue” dovra’ sborsare per aggiudicarsi la licenza di “clonare” il software Macintosh e poi sviluppare una piattaforma hardware in grado di lavorare con i programmi delle due societa”.
(21 ottobre 1994) - Corriere della Sera

Sembra passato un secolo, invece non sono neanche 15 anni, a rileggere questo articolo del corriere del 94′ da osservatori del futuro viene da sorridere: i 2 storici nemici costretti dallo strapotere microsoft ad una inevitabile alleanza.
E non solo nei mesi successivi e per tutto il 95′
si vociferò di una possibile acquisizione di Apple da parte di IBM per una cifra che oggi risulterebbe ridicola.In quegli anni Louis Gerstner, allora CEO IBM incontrò più volte la dirigenza Apple, senza mai trovare un accordo soddisfacente. Una volta gli fu anche offerto il pacchetto di maggioranza per 7,6 miliardi di dollari, ma a quei tempi venne comunque giudicata troppo alta.
Erano tempi in cui la Apple non godeva di buona salute, e non si vedeva altra strada che vendere almeno in parte l’azenda di Steve Jobs.
Poi lo scenario come tutti sappiamo è cambiato e anche le strade di Apple e IBM si sono relativamente divise.
Nel 2004 l colosso di Armonk decise di vendere alla cinese Lenovo per 1.25 miliardi di dollari tutta la linea di produzione di computer, chiudendo per sempre uno dei capitoli più brillanti della sua storia. Questo avvenimento sancì in via formale ciò che da almeno un decennio Gerstner aveva prefigurato, ovvero la trasformazione da società produttrice di hardware a società di servizi informatici e di software.
La Apple dal canto suo si è pian piano rilanciata anche grazie allo straordinario successo del’Ipod che ha avuto il merito non solo di essere un prodotto innovativo ma anche e soprattutto di avvicinare al mondo Apple le nuove generazioni di tutto il pianeta.
Oggi IBM ha acquisito un ruolo dominante nel settore dei servizi informatici, mentre Apple si gode l’enorme successo dall’alto dei sui 24 miliardi di dollari in cassaforte.
Magari tra 15 anni staremo parlando di nuovi successi o declini di colossi come IBM e Apple, ma tutto sommato è proprio questo il bello, toccare il fondo per poi risorgere.