domenica 2 novembre 2008

ILE CGI vs Java (5) Usabilità delle funzioni del sistema operativo i5/OS

Le funzioni del sistema operativo i5/OS sono ovviamente pienamente disponibili in ambiente ILE-CGI.

Viceversa JAVA “puro”, nell’ ottica della portabilità, prescinde da qualsiasi sistema operativo e di conseguenza non può far uso delle funzioni dell’ i5/OS. E’ però possibile utilizzare il Toolbox for Java che rende disponibili alcune funzioni AS/400, ma non tutte e questo soprattutto perché le funzioni richiamate vengono eseguite in un JOB separato; quindi comandi a livello di JOB come RTVJOBA, CHGJOB o che hanno validità nell’ ambito del JOB come l’ uso della libreria QTEMP, i comandi OVRXXX, ADDLIBLE ecc. non ha senso che siano utilizzati.

Lo stesso discorso vale se si utilizza il nodulo “run”

E’ da sottolineare come l’ uso del Toolbox for Java o del modulo “run” renda l’ applicazione Java non più portabile.

sabato 1 novembre 2008

ILE CGI vs Java

Su questo punto è nato un grosso equivoco.
Chi propaganda JAVA fa notare ad ogni occasione che la programmazione CGI per il WEB ha all’ interno del programma la costruzione della pagina HTML da visualizzare, con la conseguenza che ogni volta che si debba modificare l’ aspetto grafico occorra metter mano al programma. La logica di presentazione sarebbe quindi all’ interno della logica elaborativi.
Ma questo è vero solo per il generico CGI che dialoga con l’ HTTP Server senza particolari accorgimenti, un po’ come farebbe un RPG 5250 che pilotasse direttamente il video senza usare le DDS. Viceversa il caso che stiamo confrontando con JAVA è quello di CGI arricchito dall’ apposito Open Source fornito dalla stessa IBM. Con l’ utilizzo di tale Open Source la definizione della pagina HTML è esterna al programma in modo del tutto analogo a quanto avviene con l’ uso delle DDS 5250. La logica di presentazione...


è esterna a quella di elaborazione ed è pilotata da quest’ ultima in tutte le componenti HTML (variabili, effetti grafici, link).
E’ invece proprio la tecnica JAVA con le sue JSP (Java Server Pages) ad avere problemi in questo senso.
Una JSP infatti ha al suo interno sia specifiche relative alla logica di presentazione in termini di veste grafica, immagini, link, bottoni, variabili ecc …, che quelle relative a come tali entità vanno dinamicamente valorizzate. Basti pensare che all’ interno delle JSP le due coppie di caratteri “<%” e “%>” delimitano le specifiche di programmazione JAVA contenute all’ interno della pagina HTML.
Se ad esempio dobbiamo emettere una pagina html con delle variabili di output, in ILE-CGI definiremo quali siano le variabili di output, ma non la logica con cui queste devono essere valorizzate (che è demandata al programma). Nelle JSP di JAVA viceversa oltre a definire quali siano le variabili di output, inseriremo all’ interno della pagina anche la logica elaborativa che le valorizza, e questa è un’ evidente mescolanza tra logica di presentazione e logica elaborativa.

venerdì 31 ottobre 2008

L'uomo della svolta


Nel 1993 il colosso IBM denunciava perdite per 16 miliardi di dollari e c'era chi parlava apertamente di fallimento e chiusura.

Poi il timone fu preso da Lou Gerstner. Egli lanciò un appassionato appello a tutti i manager: lavorare insieme per riaffermare la missione dell'IBM.

Ovvero trasformarsi in un fornitore di soluzioni integrate. Spiazzando completamente i suoi critici, Gerstner optò per la coraggiosa decisione di non smembrare l'IBM e di ridurre drasticamente i prezzi del suo principale prodotto per riacquistare competitività.

Questo è il resoconto di una svolta straordinaria, nella storia dell'economia moderna, sono numerose le corporation che, da leader del proprio settore, si sono rapidamente trovate a un passo dalla scomparsa. Grazie alle imprese di nuovi manager, alcune sono riuscite a rinascere e a rivivere, senza però mai raggiungere i precedenti fasti. Solo un'azienda, invece, dopo aver dominato il proprio settore ed essere precipitata sull'orlo del baratro, è riuscita a riconquistare, contro ogni aspettativa, la leadership incontrastata: il suo nome è IBM.

Conversione di programmi RPG 5250 in programmi RPG CGI

Patrimonio software delle aziende
Ogni azienda ha un patrimonio software frutto di anni di esperienza e di continui adeguamenti alle proprie necessità applicative ed organizzative.E' vero che in tale patrimonio sono a volte presenti anche programmi o soluzioni tecnico-applicative ormai obsolete.Ma è anche vero che la parte più significativa di tale patrimonio è costituita da programmi e soluzioni che sono andate sempre più affinandosi per rispondere sempre meglio alle necessità dell' azienda, a volte addirittura dettando la giusta struttura organizzativa.

Valorizzare il patrimonio aziendale
Se il software di un' azienda è largamente insoddisfacente è chiaro che va rifondato, con le tecniche che si riterranno più adeguate a seconda del caso in questione.Ma se non è così (e dovrebbe essere il caso più frequente) non ci si può permettere di gettare alle ortiche il patrimonio accumulato nel corso degli anni.Tale patrimonio va salvaguardato innestando su di esso le innovazioni introdotte dalle nuove tecnologie.Solo in tal modo le nuove tecnologie aiutano a crescere, diversamente sono solo delle mode sul cui altare si corre il rischio di sacrificare anni di proficuo lavoro.

Le nuove tecnologie - il web
Andare in WEB non è sicuramente una moda, ma un' ottima opportunità per accelerare e snellire tutta una serie di operazioni con clienti, fornitori, agenti ecc. Per non parlare del commercio elettronico.Andare in WEB in maniera intelligente è un valore aggiunto necessario ormai per tutte le aziende.Andare in WEB "costi quel che costi" è un grave errore.

Le nuove tecnologie - interfaccia utente
Le nuove tecnologie hanno portato nuove vesti grafiche e funzioni di ipertestualità e multimedialità di sicuro interesse e grande funzionalità.Inserire tali nuove interfacce utente è sicuramente un arricchimento importante del software applicativoQuesto però va fatto senza perdere nulla della funzionalità attualmente esistente.

La problematica
Come entrare nel WEB con le proprie applicazioni RPG 5250 ed introdurre in esse le nuove interfacce utente, magari anche gradualmente, senza perdere nulla della attuali funzionalità e soprattutto senza dover necessariamente riscrivere il software ?

La modifica delle applicazioni 5250
Abbiamo visto che, tutto sommato, non è affatto difficile scrivere programmi RPG CGI che, essendo richiamabili da browser, siano accessibili da WEB ed utilizzino le nuove interfacce tipiche di Windows.Se invece si vogliono modificare i programmi 5250 già esistenti in modo che l' I/O con il device WORKSTN sia sostituito da quello con il browser, questo ha qualche complessità in più, ma ha il vantaggio di mantere inalterate logica applicativa e funzionalità dei programmi.
soluzionegrazie al software di conversione denominato appunto "Conversion 5" si è in grado di effettuare automaticamente gran parte del lavoro di conversione. L' intervento manuale si riduce a casi particolari o dove occorra un minimo di interpretazione della logica elaborativa.

mercoledì 29 ottobre 2008

Quando IBM e Apple stringevano alleanze…

”NEW YORK - Ibm Apple, accordo da un miliardo di dollari. Costera’ un miliardo di dollari l’ alleanza tra Ibm e Apple sui personal computer: e’ questa la cifra che “Big Blue” dovra’ sborsare per aggiudicarsi la licenza di “clonare” il software Macintosh e poi sviluppare una piattaforma hardware in grado di lavorare con i programmi delle due societa”.
(21 ottobre 1994) - Corriere della Sera

Sembra passato un secolo, invece non sono neanche 15 anni, a rileggere questo articolo del corriere del 94′ da osservatori del futuro viene da sorridere: i 2 storici nemici costretti dallo strapotere microsoft ad una inevitabile alleanza.
E non solo nei mesi successivi e per tutto il 95′
si vociferò di una possibile acquisizione di Apple da parte di IBM per una cifra che oggi risulterebbe ridicola.In quegli anni Louis Gerstner, allora CEO IBM incontrò più volte la dirigenza Apple, senza mai trovare un accordo soddisfacente. Una volta gli fu anche offerto il pacchetto di maggioranza per 7,6 miliardi di dollari, ma a quei tempi venne comunque giudicata troppo alta.
Erano tempi in cui la Apple non godeva di buona salute, e non si vedeva altra strada che vendere almeno in parte l’azenda di Steve Jobs.
Poi lo scenario come tutti sappiamo è cambiato e anche le strade di Apple e IBM si sono relativamente divise.
Nel 2004 l colosso di Armonk decise di vendere alla cinese Lenovo per 1.25 miliardi di dollari tutta la linea di produzione di computer, chiudendo per sempre uno dei capitoli più brillanti della sua storia. Questo avvenimento sancì in via formale ciò che da almeno un decennio Gerstner aveva prefigurato, ovvero la trasformazione da società produttrice di hardware a società di servizi informatici e di software.
La Apple dal canto suo si è pian piano rilanciata anche grazie allo straordinario successo del’Ipod che ha avuto il merito non solo di essere un prodotto innovativo ma anche e soprattutto di avvicinare al mondo Apple le nuove generazioni di tutto il pianeta.
Oggi IBM ha acquisito un ruolo dominante nel settore dei servizi informatici, mentre Apple si gode l’enorme successo dall’alto dei sui 24 miliardi di dollari in cassaforte.
Magari tra 15 anni staremo parlando di nuovi successi o declini di colossi come IBM e Apple, ma tutto sommato è proprio questo il bello, toccare il fondo per poi risorgere.