mercoledì 29 ottobre 2008

Quando IBM e Apple stringevano alleanze…

”NEW YORK - Ibm Apple, accordo da un miliardo di dollari. Costera’ un miliardo di dollari l’ alleanza tra Ibm e Apple sui personal computer: e’ questa la cifra che “Big Blue” dovra’ sborsare per aggiudicarsi la licenza di “clonare” il software Macintosh e poi sviluppare una piattaforma hardware in grado di lavorare con i programmi delle due societa”.
(21 ottobre 1994) - Corriere della Sera

Sembra passato un secolo, invece non sono neanche 15 anni, a rileggere questo articolo del corriere del 94′ da osservatori del futuro viene da sorridere: i 2 storici nemici costretti dallo strapotere microsoft ad una inevitabile alleanza.
E non solo nei mesi successivi e per tutto il 95′
si vociferò di una possibile acquisizione di Apple da parte di IBM per una cifra che oggi risulterebbe ridicola.In quegli anni Louis Gerstner, allora CEO IBM incontrò più volte la dirigenza Apple, senza mai trovare un accordo soddisfacente. Una volta gli fu anche offerto il pacchetto di maggioranza per 7,6 miliardi di dollari, ma a quei tempi venne comunque giudicata troppo alta.
Erano tempi in cui la Apple non godeva di buona salute, e non si vedeva altra strada che vendere almeno in parte l’azenda di Steve Jobs.
Poi lo scenario come tutti sappiamo è cambiato e anche le strade di Apple e IBM si sono relativamente divise.
Nel 2004 l colosso di Armonk decise di vendere alla cinese Lenovo per 1.25 miliardi di dollari tutta la linea di produzione di computer, chiudendo per sempre uno dei capitoli più brillanti della sua storia. Questo avvenimento sancì in via formale ciò che da almeno un decennio Gerstner aveva prefigurato, ovvero la trasformazione da società produttrice di hardware a società di servizi informatici e di software.
La Apple dal canto suo si è pian piano rilanciata anche grazie allo straordinario successo del’Ipod che ha avuto il merito non solo di essere un prodotto innovativo ma anche e soprattutto di avvicinare al mondo Apple le nuove generazioni di tutto il pianeta.
Oggi IBM ha acquisito un ruolo dominante nel settore dei servizi informatici, mentre Apple si gode l’enorme successo dall’alto dei sui 24 miliardi di dollari in cassaforte.
Magari tra 15 anni staremo parlando di nuovi successi o declini di colossi come IBM e Apple, ma tutto sommato è proprio questo il bello, toccare il fondo per poi risorgere.

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